Arethusa
Con il progetto denomimato “Arethusa”, Luciana Elizondo si trova a lavorare di nuovo con Fabio Gionfrida, in una composizione sonora concepita ed eseguita in stretto rapporto all’opera pittorica e allo spazio architettonico che la contiene. Essa è nata nell’ambito di Art Week 2024, a Palazzo Fodri di Cremona, e sperimenta le molteplici relazioni tra pittura e musica. Arethusa è l’ultima composizione del ciclo per oboe solo di Benjamin Britten, ispirato all’opera di Ovidio. Ma il personaggio di Arethusa è anche uno dei soggetti principali del dipinto di Bonaventura Lamberti esposto presso la Galleria PQV Fine Art. Un indissolubile nesso tra testo e musica, tra classico e moderno, in cui musica e testo vengono uniti attraverso la pittura. E se la viola da gamba è uno strumento musicale che, per sua natura, ha un timbro simile a quello di una voce umana, l’elettronica va nella direzione di produrre suoni normalmente non udibili in natura. Una dualità che sembra inconciliabile ma che in questo progetto è in costante dialogo. La voce della viola da gamba interpreta le possibili rappresentazioni sonore delle immagini, viste da un osservatore umano, mentre l’elettronica opera una trasformazione dell’immagine stessa attraverso forme sonore ricavate dall’analisi delle caratteristiche fisiche del dipinto.